… e come evitarli senza impazzire!
La pianificazione della carriera è un po’ come preparare una torta: se sbagli la dose di lievito, rischi di ritrovarti con un mattone immangiabile. Eppure, molti affrontano la pianificazione della carriera con la stessa leggerezza con cui scelgono cosa guardare su Netflix: improvvisando. Ecco cinque errori comuni nella pianificazione della carriera e come evitarli senza dover vendere l’anima a un guru motivazionale.
1. Aspettare che “il momento giusto” arrivi da solo
“Non è ancora il momento giusto“, dicevano quelli che nel 2008 aspettavano che i Bitcoin valessero qualcosa. Il problema è che il momento giusto raramente bussa alla porta con un cartello fluorescente.
La verità è che spesso il momento perfetto non arriva mai, e aspettarlo equivale a restare fermi mentre il mondo va avanti.
Molti rinviano decisioni importanti perché si sentono impreparati o temono di fallire. Ma la realtà è che nessuno è mai davvero pronto al 100%. Quante volte hai visto persone apparentemente meno competenti di te ottenere opportunità solo perché hanno deciso di buttarsi?
La pianificazione della carriera non è una scienza esatta, ma di sicuro richiede azione: aggiornare il CV, fare networking, acquisire nuove competenze. Anche piccoli passi costanti valgono più di grandi sogni lasciati nel cassetto.
Se hai in mente un cambiamento professionale, inizia con qualcosa di semplice: contatta qualcuno che lavora nel settore che ti interessa, leggi libri sull’argomento, sperimenta nuove skill nel tempo libero. L’importante è muoversi. Meglio partire male che non partire affatto. Nessuno ha mai scalato una montagna aspettando che la cima si abbassasse per comodità!
2. Seguire la carriera che “dovresti” fare, invece di quella che vuoi fare
Se hai mai scelto un percorso solo perché “era logico” o perché “tutti lo fanno”, potresti essere vittima della sindrome del “seguire il gregge”. Il problema? Un gregge si muove, ma non sempre nella direzione giusta per te. Certo, il mercato del lavoro conta, ma se passi la vita a rincorrere ciò che gli altri considerano prestigioso, rischi di trovarti in un ufficio a rimpiangere le tue scelte.
Ti racconto la storia di Marta, una giovane donna brillante che conoscevo da tempo. Fin da piccola era appassionata di scrittura e comunicazione, ma quando arrivò il momento di scegliere l’università, tutti le consigliarono Economia: “Così avrai più sbocchi!”. Seguì il consiglio, si laureò con ottimi voti e trovò subito lavoro in una grande azienda. Il problema? Ogni mattina si svegliava con il nodo allo stomaco. I numeri, i report e le riunioni interminabili non facevano altro che spegnere la sua creatività.
Dopo anni di frustrazione, decise di ascoltare quella voce interiore che le diceva che la scrittura era la sua strada. Si iscrisse a un corso serale di copywriting, iniziò a collaborare come freelance e, dopo un periodo di transizione, lasciò il suo vecchio lavoro per dedicarsi alla comunicazione digitale. Oggi lavora come content strategist e non ha mai rimpianto la scelta di aver abbandonato il “percorso sicuro”.
La morale? A volte, per trovare la carriera giusta per te, devi avere il coraggio di uscire dal percorso già tracciato. Una pianificazione della carriera efficace dovrebbe basarsi sulle tue passioni e sulle opportunità concrete. Se ciò che fai oggi non ti entusiasma, forse è il momento di esplorare strade nuove, anche se agli occhi degli altri sembrano poco convenzionali.
3. Pensare che una decisione sia per sempre
A meno che tu non stia decidendo un tatuaggio in faccia, le scelte di carriera non sono irreversibili. Il mondo cambia, e con lui anche le tue passioni e competenze. Alcuni dei lavori più richiesti oggi (come il data scientist) vent’anni fa non esistevano nemmeno. Una pianificazione della carriera intelligente richiede flessibilità, aggiornamento continuo e la capacità di adattarsi alle nuove sfide.
Uno studio di John Krumboltz, professore di psicologia all’Università di Stanford, ha dimostrato che molte carriere di successo non derivano da una pianificazione rigida, ma da un approccio chiamato “planned happenstance“.
Questo concetto suggerisce che mantenere una mentalità aperta alle opportunità impreviste e sviluppare capacità di adattamento è spesso più efficace che tracciare un percorso dettagliato e rigido.
Krumboltz evidenzia che la maggior parte delle persone di successo ha sfruttato incontri casuali, esperienze inattese e cambiamenti di contesto per trovare la propria strada. Quindi, invece di ossessionarti nel trovare la scelta giusta, prova a sviluppare competenze trasferibili e a essere pronto a cogliere nuove opportunità quando si presentano.
4. Sottovalutare il networking (e pensare che sia solo per venditori)
Il networking non è solo per gli estroversi che amano gli eventi di settore con il buffet scarso. Anche se sei più tipo da divano e pigiama, costruire relazioni professionali è fondamentale per una pianificazione della carriera di successo. Le opportunità migliori spesso arrivano tramite conoscenze, non da un annuncio su LinkedIn.

Prendiamo, ad esempio, il caso di Marco, un giovane programmatore che conoscevo. All’inizio della sua carriera, pensava che il networking fosse solo una perdita di tempo, un’abilità che non avrebbe mai usato. Ma un giorno, spinto da un amico, decise di partecipare a un incontro di sviluppatori software. Quella che sembrava una serata noiosa si trasformò in un’opportunità. Durante una chiacchierata informale con un professionista di una startup in forte crescita, Marco scoprì che c’era bisogno di un programmatore con le sue competenze. Da quella conversazione, Marco ottenne un colloquio, che poi si trasformò in un’offerta di lavoro.
Anni dopo, Marco mi raccontò che quella conversazione casuale gli aveva cambiato la carriera. Non solo ottenne il lavoro, ma grazie al networking e alle connessioni che aveva costruito in quel mondo, riuscì ad accedere a una posizione di leadership. Il networking, per lui, non era più solo uno scambio di biglietti da visita, ma un modo per inserirsi in un contesto di opportunità concrete.
Inizia da piccoli passi: segui persone interessanti, interagisci nei gruppi di settore, offri valore senza aspettarti nulla in cambio. Funziona.
5. Pianificazione di carriera: dimenticare di aggiornare le proprie competenze
La frase “ho studiato questo all’università” oggi vale meno di un floppy disk nel 2025. Il mercato del lavoro cambia velocemente e non aggiornarsi equivale a diventare obsoleti. Non serve iscriversi a mille corsi online per sport, ma restare curiosi e aperti all’apprendimento è fondamentale per una pianificazione della carriera che porti davvero risultati. Se vuoi crescere, investi in nuove skill: potrebbero fare la differenza tra una carriera bloccata e una piena di opportunità.
Un esempio concreto di come l’aggiornamento continuo possa fare la differenza è quello di Giulia, una manager nel settore delle risorse umane che ha visto il suo ruolo evolversi drasticamente negli ultimi anni. Dopo anni di esperienza nel settore, Giulia si accorse che la sua conoscenza delle tecniche di gestione del personale, pur solida, stava diventando superata dai nuovi strumenti digitali di recruitment e dalle tecnologie emergenti, come l’analisi dei dati HR.
Invece di rimanere ancorata ai vecchi metodi, Giulia decise di investire in un corso avanzato di People Analytics, un’area relativamente nuova ma sempre più richiesta. Questo le permise non solo di diventare una vera esperta in un campo emergente, ma anche di attrarre offerte di lavoro più allettanti e di posizionarsi come una leader nel suo settore. La sua carriera decollò, ed oggi è responsabile della trasformazione digitale in una grande azienda.
La lezione qui? Non basta più avere solo un buon titolo di studio: essere proattivi nell’apprendere nuove tecniche e tecnologie ti consente di restare competitivo nel mercato del lavoro. Investire in competenze attuali e future è la chiave per fare carriera. Che si tratti di un corso online, di un workshop o di un’autoformazione quotidiana, non aspettare che il mercato ti faccia notare: sii tu a cambiare prima degli altri.
Evitare questi errori non ti garantirà una pianificazione della carriera perfetta (spoiler: non esiste), ma almeno ti aiuterà a muoverti con più consapevolezza e meno rimpianti. La chiave? Agire, sperimentare e soprattutto non avere paura di cambiare rotta quando necessario. La pianificazione della carriera è un viaggio, non un binario fisso. E tu, sei pronto a guidare? Ricorda: l’azione immediata consapevole è ciò che ti permette di ottenere di mettere a punto il cambiamento.
E ORA TOCCA A TE!
Fai pratica con i nostri esercizi: il segreto per migliorare è nella costanza e nella determinazione. Non aspettare il momento perfetto – il momento è adesso, Now or Never! Mettiti in gioco con impegno e vedrai come i piccoli passi portano a grandi trasformazioni.
Allenati a identificare le tue competenze, e informati sul prossimo evento durante il quale potrai fare networking e conoscere nuove persone!